Il Nordic Power e il Nordic Walking in aiuto di chi è affetto da Linfedema

Il Nordic Power e il Nordic Walking in aiuto di chi è affetto da Linfedema

Il nordic walking e la sua evoluzione il NORDIC POWER in aiuto di chi ha un LINFEDEMA. Il dottor Antonio Mander uno dei massimi esperti in questo campo riabilitativo, ci spiega il perché

QUALE ATTIVITA’ FISICA PER CHI HA UN LINFEDEMA ?

I giornali , la televisione i social sottolineano sempre più frequentemente l’importanza di una regolare attività fisica per mantenere lo stato di salute o per recuperarla quando questa risulta compromessa da una malattia. Questo è sicuramente vero, ma esistono anche tante informazioni sbagliate che possono ingenerare comportamenti potenzialmente dannosi.
Di seguito vogliamo fornire una sorta di vademecum per chi vuole avvicinarsi ad una attività fisica e farla in tutta sicurezza.
Prima di tutto bisogna scegliere il tipo di attività fisica adatta alla propria situazione , che può essere variabile in rapporto all’età, alla costituzione fisica, all’origine del linfedema.
E’ facilmente intuibile chele condizioni fisiche di una persona di 70 anni sono diverse da quella di una di 40 anni , così come la presenza di un eccesso ponderale condiziona la pratica di una attività rispetto ad una persona normopeso, inoltre il grado del linfedema e la causa sono ulteriori fattori da tenere in considerazione.
Nella costituzione fisica, biotipo, ha una notevole importanza l’eccesso ponderale che è molto spesso associato al linfedema, soprattutto degli arti inferiori, in questo caso l’obiettivo dell’attività fisica deve necessariamente avere come obiettivo anche la perdita di peso, con una specifica attività e con un supporto nutrizionale. In tutti i casi, ma soprattutto nei pazienti obesi, deve esse fatta una attenta valutazione delle condizioni cardiovascolari e respiratorie. La presenza di un linfedema di qualsiasi grado, ma chiaramente con maggiore importanza per quelli di grado elevato, comporta una asimmetria degli arti che determina, sia in condizioni statiche e in maniera maggiore in quelle dinamiche, una alterazione della postura e della distribuzione del carico del peso corporeo. La presenza di lesioni cutanee sono altri fattori da tenere presente soprattutto se si propone una attività in acqua. Limitazioni possono essere indotte anche dalla presenza del tutore elastico che è sempre consigliabile indossare durante l’attivita’ fisica.
Tra gli altri fattori dovremo tener conto della causa del linfedema: se si stratta di un primitivo o di un secondario e tra questi, soprattutto, quello oncologico.
Nei pazienti affetti da linfedema di origine oncologica infatti oltre al linfedema bisogna tener conto di tutte le altre limitazioni che sono secondarie alla sede della neoplasia e agli esiti delle terapie a cui viene sottoposto il paziente, terapia chirurgia, chemioterapia, radioterapia.
Infatti nella valutazione dei pazienti con linfedema oncologico, per dare indicazioni su una specifica attività, bisogna tener conto di eventuali limitazione che possiamo suddividere schematicamente in limitazioni di carattere generale ed organo specifiche. Per limitazioni generali intendiamo quelle problematiche che sono comuni a tutte le patologie oncologiche come quelle derivanti dalla chemioterapia e dalla radioterapia principalmente, mentre per limitazioni organo specifiche si intendono quelle che sono correlate all’organo colpito dalla neoplasia . A titolo di esempio rientrano tra quelle generali le limitazioni indotte dalla chemioterapia sull’emocromo ( anemia o piastrinopenia ) o sui nervi periferici ( neuropatia ), sull’apparato digerente ( nausea vomito diarrea) , mentre quelle organo specifiche sono diverse a seconda della localizzazione della neoplasia ad esempio il tumore della mammella ha delle problematiche diverse da quello della prostata o dai melanomi. Sempre a titolo di esempio nelle persone con carcinoma della mammella ci possono essere limitazioni e dolori a carico della spalla, limitazioni per la presenza di un espansore , per gli esiti secondari ad inteventi chirurgici di ricostruzione della mammella, fibrosi secondaria alla radioterapia ect.
Pertanto la scelta di una attività fisica deve essere subordinata ad una specifica valutazione da parrte di un medico esperto in Attività Fisica Adattata ( AFA).
Si parla di Attività Fisica Adattata, intendendo le attività derivanti da una serie di modifiche e di adattamenti apportati all’attività fisica per renderla fruibile da parte di persone che presentano limitazioni non solo fisiche ma anche psichiche o sociali. L’adattamento non è cosa semplice, perché richiede da parte di chi sovraintende all’attività delle specifiche conoscenze della malattia, una attenta valutazione della persona ed avere capacità professionali e relazionali che sono indispensabili in questo contesto.
Tra le attività che noi proponiamo c’è il Nordic Walking ovvero la camminata nordica. Questa tecnica nasce in Finlandia come tecnica per l’allenamento degli sciatori di sci di fondo nelle stagioni estive. Si avvale dell’uso di due bastoncini che presentano dei particolari guantini che li rendono solidali con l’arto superiore. I bastoncini a differenza del trekking , non servono da appoggio ma da spinta pertanto anche la parte superiore del corpo entra in azione portando all’attivazione di circa il 90 % della muscolatura del corpo. E’ una attività prevalentemente aerobica e pertanto si colloca tra le quelle che sono allenanti dal punto di vista cardiovascolare e particolarmente efficaci per attivare il metabolismo contrastando l’eccesso ponderale chiaramente sempre associato ad un adeguato regime nutrizionale. Alla tecnica classica del nordic walking si è affiancata una sua evoluzione il NORDIC POWER, tecnica che prevede l’uso di bastoncini modificati, o meglio appesantiti, con manipoli con peso variabile , da 0 grammi a 400 gr, e l’uso di elastici POWER BAND che vengono utilizzati per fare degli esercizi capaci di mettere in azione tutta la muscolatura che corpo. Ma la novità importante è approccio personalizzato di questa nuova disciplina che in base alla valutazione del paziente consente di formulare un programma di allenamento personalizzato, supervisionato da in istruttore opportunamente formato.
Crediamo che questo tipo di attività il NORDIC WALKING e la sua evoluzione in NORDIC POWER siano le attività di scelta nei pazienti con linfedema sia primitivo che secondario, è indispensabile comunque una valutazione medica preliminare ed una condivisione di un programma di allenamento con un istruttorie o Personal trainer formato per queste problematiche.

Nordic Power – Il Canada entra nella Federazione Internazionale

Nordic Power – Il Canada entra nella Federazione Internazionale

Il Nordic Power è arrivato anche in nord America e, precisamente, nella provincia del Québec in Canada, dove sarà promosso e gestito da Marie-Claude Marchessault di Marche Nordik Oxygène, grande appassionata di nordic walking e fitness.
Pino Dellasega e Chiara Campostrini hanno seguito la sua formazione, rivedendo con lei tutta la parte del gesto tecnico eseguito con l’aggiunta dei pesi e tutti gli esercizi con le Power Bands.
Nicola Vidale di Vipole, oltre a presentare tutti i materiali da Nordic Power, ha illustrato a Marie-Claude come nascono i bastoncini da nordic walking nella sua fabbrica.
Tanto entusiasmo da parte di Marie-Claude nell’avvicinarsi a questa nuova disciplina che dà nuova grinta e freschezza al nordic walking. Da parte sua anche la convinzione che, attraverso il Nordic Power, riuscirà a catturare l’attenzione di tanti giovani che stanno cercando un’attività più performante per fortificare la loro muscolatura e, al tempo stesso, per poter svolgere uno sport aerobico all’aria aperta. (Pino Dellasega e Chiara Campostrini – WAYS)

RIABILITAZIONE DELLE PATOLOGIE CARDIOLOGICHE E L’IMPORTANZA DEI BASTONCINI APPESANTITI E DEL NORDIC POWER

RIABILITAZIONE DELLE PATOLOGIE CARDIOLOGICHE E L’IMPORTANZA DEI BASTONCINI APPESANTITI E DEL NORDIC POWER

RAFFAELE MUOLO, 59 anni di Padova
A seguito di un “Infarto miocardico acuto (NSTEMI) in coronopatia critica monovasale sottoposta a rivascolarizzazione percutanea mediante triplice stenting medicato sull’arteria coronaria discendente anteriore” e della successiva operazione eseguita con successo presso il “Centro Gallucci” dell’Azienda Ospedaliera di Padova, Raffaele Muolo, per tutti Lele, inizia il percorso riabilitativo previsto che consiste in tre sedute settimanali di attività fisica in palestra, per un periodo di tre mesi, seguita da personale qualificato all’interno di una struttura ospedaliera specializzata presso il Dipartimento CSS Colli di Padova. Dopo un percorso iniziale di attivita’ fisica controllata e monitorata e una prima prova da sforzo per capire la soglia massima di pulsazioni durante la fase di recupero, gli è stato consigliato di svolgere una regolare attività fisica aerobica al di fuori della struttura, attività aerobica comprendente anche il Nordic Walking.
Lele inizia così gli allenamenti di Nordic Walking all’aria aperta utilizzando i bastoncini convenzionali.
Si accorge, però, che per raggiungere la soglia della frequenza cardiaca consigliata, doveva percorrere troppa strada per un periodo di tempo lungo e, nonostante questo accorgimento, non riusciva comunque a raggiungere la soglia di pulsazioni consigliata.
Su consiglio della moglie Maria Antonella Ricci, Maestra di Nordic Walking della Scuola Italiana e Personal Trainer di Nordic Power, Lele inizia ad utilizzare i bastoncini appesantiti “Hercules” da Nordic Power con peso di 300 grammi, riuscendo cosi, da subito, a raggiungere i range ottimali di frequenza cardiaca previsti. Con gli “Hercules Power Steps”, grazie alla possibilità di cambiare il peso al bastoncino, Lele riesce a tenere sotto controllo a proprio piacere i vari momenti della seduta di allenamento, gestendo l’intensità dello stesso.
Infatti nella prima fase di riscaldamento utilizza il peso zero, dopo quindici minuti inserisce il peso di 300 grammi e prosegue l’allenamento per altri 40 minuti circa raggiungendo con facilità e rimanendo nel range di frequenza cardiaca massima consigliata, rispettando alla lettera quanto indicato dai dottori per una corretta riabilitazione.
Inoltre Lele si accorge che usando quotidianamente gli Hercules, a differenza di prima quando utilizzava i bastoncini leggeri, il suo fisico si sta tonificando in maniera importante a livello muscolare e migliora nettamente anche la sua resistenza fisica durante il cammino. Infatti, mentre nei primi giorni si stancava dopo appena un chilometro di cammino, adesso può tranquillamente percorrere oltre dieci chilometri con i bastoncini appesantiti di 300 grammi.
Affianco Lele durante la camminata a Padova e lui, sorridendo con soddisfazione, mi dice: “Sai Pino, da quando uso i bastoncini appesantiti non riesco più a farne a meno e sto già pensando ad aumentare in futuro il peso da inserire, passando cioè dai 300 grammi ai 400, per la soddisfazione della mia muscolatura e del mio cuore, il Nordic Power è qualche cosa di veramente straordinario”
Quando l’innovazione, messa a disposizione di tutti, porta ad ottenere importanti benefici sul piano della salute, la soddisfazione è enorme.
Il Nordic Power, per via dell’utilizzo dei bastoncini appesantiti è il modo più semplice ed efficace per incrementare il lavoro muscolare e la resistenza fisica generale…(Pino Dellasega)

#ways_world #nordicpower #bastonciniappesantiti #hercules #vipole#cardiopatici #salute #fitness

Il Cammino del Cristo pensante 13-14-15 luglio 2018 – da Pietralba al monte Castellazzo Km. 73

Il Cammino del Cristo pensante 13-14-15 luglio 2018 – da Pietralba al monte Castellazzo Km. 73

Partiremo a piedi, zaini in spalla, dal Santuario di Pietralba, uno dei più famosi luoghi di culto mariano dell’Alto Adige, fino a raggiungere Passo degli Oclini, passando tra le maestose cime del Corno Bianco e del Corno Nero. Proseguiremo quindi lungo la Val di Fiemme, transitando per gli abitati di Varena, Stava di Tesero, Panchià e Ziano, fino ad arrivare a Predazzo, per continuare poi lungo la Valle del Travignolo ed entrare nel meraviglioso Parco Naturale di Paneveggio. Risaliremo infine la Val Venegia, fino a raggiungere Baita Segantini, per concludere la nostra tre giorni in cammino con la salita al Cristo pensante delle Dolomiti, sulla cima del Monte Castellazzo a Passo Rolle. Con noi cammineranno Pino Dellasega, accompagnatore di media montagna e ideatore del Trekking del Cristo pensante delle Dolomiti e Chiara Campostrini.

PROGRAMMA:

Venerdì 13 luglio, prima tappa da Pietralba a Stava di Tesero (km. 25 circa, dislivello mt. 500)

Sabato 14 luglio, seconda tappa da Stava di Tesero a Bellamonte (km. 23 circa, dislivello mt. 550)

Domenica 15 luglio, terza tappa da Bellamonte al monte Castellazzo (km 25 circa, disl. mt 1.120)

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Booking Centre Apt Val di Fiemme, Via Fratelli Bronzetti nr. 60, 38033 Cavalese (TN)
booking@visitfiemme.it – www.visitfiemme.it – Tel. 0462 341419 – Fax 0462 231621
ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL 31 MAGGIO 2018.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti:
Pino Dellasega: info@pinodellasega.it – tel. 3382994752
Chiara Campostrini: campostrinic@yahoo.it – tel. 3474412282

#ways #cristopensante #camminare

NORDIC POWER: La giusta informazione a cura del Dottor Antonio Mander

NORDIC POWER: La giusta informazione a cura del Dottor Antonio Mander

Pubblico l’articolo del Dottor ANTONIO MANDER con l’intento di far arrivare la giusta informazione sulla nuova disciplina del NORDIC POWER e l’importanza dell’uso dei pesi applicati ai bastoncini rivolti al mantenimento dell’efficienza muscolare e agli allenamenti di resistenza, rendendoli maggiormente efficaci.

il Nordic Power, può essere considerato una evoluzione del Nordic Walking che aggiunge a questa straordinaria tecnica quegli elementi di resistenza che rendono più efficace il training fisico sia sulla componente di mantenimento della forza muscolare che di allenamento della funzione cardiovascolare.

Il nostro sforzo, è informare correttamente su quelle che sono le potenzialità del Nordic Power e i suoi benefici. In un’attività aerobica all’aria aperta come il Nordic Power diventa importantissimo il lavoro individuale e diversificato fatto dai Personal Trainer, utilizzando strumenti quali i bastoncini appesantiti e le Power Bands.

E’ risaputo che in tutti gli sport mantenere lo “status quo” pensando che non vi siano evoluzioni e cambiamenti ha sempre portato ad un inevitabile stallo.

Ormai ci sono centinaia di nordic powers che usano con tanto entusiasmo i bastoncini appesantiti nelle loro camminate, con ottimi risultati e grandi soddisfazioni…(Pino Dellasega)

NORDIC POWER: LA GIUSTA INFORMAZIONE a cura del Dottor Antonio Mander

La scelta del tipo di attività fisica da praticare pone una serie di quesiti ai quali non è sempre facile dare delle  risposte  che soddisfino il bisogno di salute e che  al tempo stesso,  rispettino l’assenza di effetti potenzialmente negativi.

Le attività fisiche che vengono proposte sono molteplici  e sono alquanto etereogene tra di loro, (attività di resistenza, potenza, durata, ect) ed è quindi difficile stabilire il tipo di attività ideale, anche perché non si può prescindere dalle caratteristiche fisiche e dalle esigenze del soggetto che la dovrà praticare.

Voglio dare alcuni spunti di riflessione analizzando soprattutto quanto viene riportato dalle evidenze scientifiche, sulla tipologia delle attività fisiche che, se regolarmente praticate, possono contrastare la normale involuzione dell’attività muscolare  legata all’età e quindi, indirettamente, stabilire anche quali di queste attività sono in grado di assicurare una maggiore forza muscolare quando vengono praticate regolarmente insieme ad altri effetti sull’attività metabolica e sulle funzioni cardiovascolari.

I processi che riducono l’efficienza muscolare, sono quelli della sarcopenia, cioè la riduzione della massa muscolare e della dinapenia, perdita di forza del muscolo, che si verificano progressivamente con l’età e con l’inattività fisica, le cui cause sono principalmente correlate a fattori neurologici (riduzione degli alfa motoneuroni) e strutturali (riduzione del numero e delle dimensioni delle fibre muscolari).

Sono stati pubblicati numerosi lavori sperimentali che hanno analizzato tali aspetti. In particolare un interessante lavoro,  effettuato  in collaborazione tra tre centri europei, della Germania, della Gran Bretagna e dell’Olanda, riporta una meta-analisi effettuata su numerose pubblicazioni che trattano questo specifico argomento, con la finalità di stabilire quale tipo di attività fisica agisca in maniera positiva sulla forza e sulla morfologia muscolare in relazione, anche, al  rapporto dose-risposta e alla presenza di alcune variabili.

Le conclusioni a cui sono giunti gli autori, dalla disamina di 25 lavori eleggibili per una meta-analisi,  è che il training di resistenza è l’attività fisica migliore da utilizzare per aumentare la forza muscolare e  per prevenire la sua fisiologica diminuzione con l’età, inoltre, il periodo di training, deve essere abbastanza lungo, circa 50 settimane, con almeno due sessioni settimanali, con 2-3 serie per esercizio con 7-9 ripetizioni e con un recupero di circa 120 secondi per le serie e di circa 4 secondi tra le ripetizioni.

Aspetto interessante è il calcolo dell’intensità con cui effettuare tale training, che viene rapportato al valore sub-massimale del 1 Ripetition Maximum (1RM), che viene considerato ottimale per valori del 70-79% dell’1RM. Specifichiamo che 1RM è il parametro che indica la forza massimale dinamica o il massimo peso che può essere sollevato da un soggetto per una singola ripetizione in un determinato esercizio. A titolo di esempio, se un soggetto riesce a sollevare un peso di 90 Kg solo per una volta, questo corrisponde al suo 1RM. L’intensità di una attività di resistenza si può classificare in base alla percentuale dell’1RM; parliamo di attività ad alta intensità se viene effettuata con 1RM > del 70%, moderata intensità tra il 51 ed il 69% e  bassa intensità inferiore al 50%  ed è intuitivo che se diminuisce il peso con cui viene effettuato l’esercizio aumentano il numero delle ripetizioni possibili.

Il Nordic Power si può inserire anche in questo tipo di attività per l’uso di resistenze, pesi, presenti in  questa disciplina. Le resistenze che vengono utilizzate sono i bastoncini appesantiti e le Power Band, elastici con i quali si effettuano esercizi per gruppi muscolari specifici.

Tali strumenti e le modalità con cui vengono utilizzati, consentono di collocare il Nordic Power  tra quelle attività in cui l’uso delle resistenze si struttura nei valori di bassa intensità di lavoro.

Abbiamo visto che l’intensità viene calcolata in base alla percentuale dell’1RM, che resta comunque di difficile definizione come valore massimo. Infatti non è facile e può essere potenzialmente pericoloso, sottoporre una persona al test massimale soprattutto se non allenata. Sono stati pertanto proposti numerosi metodi indiretti per calcolare l’1RM dal numero di sub-massimale di ripetizioni eseguite, a titolo di esempio riportiamo la formula di EPLEY:

% 1RM = 1/1+ (0,0333x N°ripetizioni effettuate)

Se vogliamo calcolare l’intensità del lavoro eseguito durante una sessione di Nordic Power di circa 1 ora considerando il numero di ripetizioni di spostamento del bastoncino di circa 5000 volte in base alla formula di Epley, si ottiene un 0,59 % dell’1RM.

Tale valore è molto lontano da quelli ottimali, stimati per contrastare il decadimento della forza muscolare  che abbiamo visto è tra il  70 ed il 79 % dell’1RM. Bisogna comunque considerare che effettuare un training a bassa intensità sicuramente è più fisiologico e meno stressante per le strutture muscolo-tendine e per l’apparato cardiovascolare e come si evince dalla tabella seguente l’allenamento a tali livelli  è volto a migliorare la resistenza cardiovascolare e in maniera minore quella muscolare che comunque viene implementata. Inoltre bisogna tener conto anche del tempo, durata, del training, che risulta molto più lungo con le attività a bassa intensità rispetto a quelle con carichi di lavoro ad alta intensità.  Il tempo e l’intensità del lavoro eseguiti, collocano tale attività tra quelle che utilizzano vie metaboliche  di tipo prevalentemente aerobico, con tutti gli effetti positivi che tali condizioni comportano. Un carico sub-massimale utilizzato per più tempo quindi colloca il tipo di allenamento nella fascia dove si predilige la resistenza cardiovascolare e in misura leggermente inferiore quella muscolare  come si evince dalla tabella seguente.

Num. Ripetizioni % del carico rispetto al massimale Finalità allenamento
1-3 90-100% Solo forza (++++)
4-8 80-85%  Forza (+++) +  resistenza muscolare (+)
9-15 65-75% Forza (+++) +resistenza (+++)
16-25- 50-60% Resistenza muscolare (+++) + forza (++)
26-35- 35-45 % Resistenza muscolare (+++) +  forza (+)
36-50 20-30% Resistenza muscolare( +++) +   forza  (+/-)
50-75 Resistenza muscolare (+++) + resistenza cardiovascolare  (+)
76-100 Resistenza muscolare  (+++)+  resistenza cardiovascolare (++)
oltre Resistenza cardiovascolare (+++) +   resistenza muscolare  (++)

 

A completamento del training di resistenza nel Nordic Power vengono utilizzate anche le Power Bands, elastici con i quali vengono effettuati degli esercizi indirizzati ad un lavoro muscolare selettivo, (ad esempio bicipiti, tricipiti , adduttori, abduttori etc). Tralasciando gli effetti specifici sui gruppi muscolari che vengono stimolati nei singoli esercizi, possiamo definire questo tipo di contrazione come AUXOTONICA  in quanto l’intensità del lavoro aumenta con il crescere della tensione dell’elastico.

Il vantaggio di tale strumento è quello di effettuare un lavoro muscolare completo in cui sono presenti sia la contrazione muscolare eccentrica che quella concentrica per la componente di lavoro isotonica ,ma nel punto di passaggio tra il lavoro concentrico ed eccentrico esiste anche una componente isometrica che può essere tenuta più o meno a lungo durante l’esecuzione dell’esercizio.

Le attività che sfruttano tali tipi di contrazione sono molteplici, ma quelle che derivano dall’uso delle Power Bands, sono particolarmente efficaci per la loro praticità di uso, consistente soprattutto nell’adattabilità sia alla persona, (possibilità di eseguire un gran numero di esercizi per vari gruppi muscolari), che all’ambiente dove viene effettuata l’attività fisica quasi sempre all’aperto in contesti non attrezzati.

Gli effetti positivi del lavoro eccentrico e concentrico sono molteplici, a titolo di esempio riportiamo le conclusioni di un lavoro che analizza gli effetti di tali tipi di contrazioni sulle problematiche di spalla, nei pazienti con sindrome da impingement sub-acromiale, gli autori concludono che sia il lavoro di tipo eccentrico che quello concentrico hanno effetti positivi sulla sintomatologia dolorosa e sul miglioramento della motilità della spalla.

Da quanto esposto brevemente si può evincere come il Nordic Power possa essere considerato una evoluzione del Nordic Walking che aggiunge a questa tecnica quegli elementi di resistenza che rendono più efficace il training fisico sia sulla componente di mantenimento della forza muscolare che di allenamento della funzione cardiovascolare. Essendo una disciplina nuova sono necessarie ulteriori validazioni scientifiche, ma già dalla disamina di quanto esposto, alla luce dei lavori scientifici disponibili , sono  dimostrabili i suoi potenziali benefici.

(Il Dottor Antonio Mander è direttore U.O. di Riabilitazione Vascolare ed Oncologica Vaclav Vojta Roma e responsabile Medico del Servizio di Riabilitazione Vascolare ed Oncologica C.A.R Roma è istruttore della SINW e tiene i corsi di specializzazione SINW sulla riabilitazione con il nordic walking per le donne operate al seno)

Bibliografia

  • Ron Borde, Tibor Hortobagyi, Urs Granacher “ Dose –Response relationships of resistance training in Healthy old adults: A systematic Review and Meta-Analisys” Sport Med ( 2015) 45:1693-1720.
  • P. Dohoney, J.A. Chromiak, D.Lemire, B.R. Abadie and C Kovacs “Prediction of repetition maximum (1RM) strength from a 4-6-Rm and 7-10 RM submaximal strength in healthy young adult  males” J of  Exercise Physiology 2002;5:54-59.
  • S.B. Danneskiol, Barteles BM, Bulow PM et al “Isokinetic and isometric muscle strength in a healthy population with special reference to age and gender” Acta Physiol. ( Oxf) 2009; 197 ( suppl 673):1-68.
  • Aagaard P, Suetta C, Caserotti P, et al: “Role of the nervous system in sarcopenia and muscle atrophy with aging: strength training as countermeasure “Scand J Med Sci Sports 2010; 20:49.