Ecco le considerazioni di Tarcisio Maffioletti su questo bellissimo e interessante Laboratorio Ritmico: “Sabato 05 Febbraio alle 08,30 nel Teatrino della Collegiata, un piccolo e antico teatro incastonato nel bellissimo centro storico di Santarcangelo di Romagna, sta per iniziare il Laboratorio di nordic walking ritmico, entrano alla spicciolata i 21 Istruttori partecipanti.
Subito nella galleria si scorgono le sedie posizionate in cerchio, si capisce che questo laboratorio è particolare, tutti i partecipanti prendono posto, Tarcy chiede a tutti di riporre biro e Block Notes perchè non servono, anzi distraggono.
Gli istruttori sono in piedi in cerchio immobili e in silenzio. Tarcy inizia un tap tap con l’avampiede, subito i partecipanti intuiscono che devono allinearsi, tutto è fantastico e in pochi minuti i partecipanti sono allineati, dapprima in modo cognitivo e successivamente in modalità motoria, sono tutti sintonizzati e sincronizzati.
Da quel momento inizia un viaggio, ritmo, tempo e melodie avvolgono il teatro, movimenti a volte sinuosi e a volte marcati coinvolgono i partecipanti.
Un viaggio nel viaggio tra la storia della musica antica fino alla musica moderna, la struttura dei brani ed un’infinità di informazioni che rimangono dentro perché si vivono. Sembra di essere un’orchestra.
La seconda giornata cambiano i ruoli, la gestione passa a Katy. Questa perfetta suddivisione dei ruoli è frutto di una chiara organizzazione a beneficio di chi deve capire e percepire ed imparare. Un paio d’ore di nordic ritmico, dove ogni esercizio viene analizzato per la sua fruizione, forza, potenza, tecnica e coordinazione. Si capisce che il ritmo
e il tempo sono fattori determinanti ed ogni esercizio ha una logica inclusiva. Tanta fatica, una fatica buona che fa stare bene.
Katy conclude spiegando come si può lavorare sul potenziamento e la forza. Il finale è mirato alla gestione della lezione e del gruppo.
Il ritmico piace per i suoi contenuti vivi, il ritmico non è un saggio di fine anno da filmare. I Block Notes ? sono rimasti vuoti , ma non importa è rimasto tutto dentro ai partecipanti.”